COMUNICATO ACCORDO FONDO DI PREVIDENZA PER IL PERSONALE DELLA CASSA DI RISPARMIO DI FIRENZE

FONDO DI PREVIDENZA PER IL PERSONALE DELLA CASSA DI RISPARMIO DI FIRENZE

Sottoscritto l’accordo per l’integrazione nel Fondo Pensione a prestazione definita del Gruppo Intesa Sanpaolo e per le offerte di capitalizzazione (“zainettizzazione”)

In data 9 giugno u.s. è stato sottoscritto l’accordo tra le Organizzazioni Sindacali e l’Azienda per definire l’assorbimento del Fondo di previdenza per il personale della Cassa di Risparmio di Firenze (Fondo C.R. Firenze) all’interno del Fondo Pensione a prestazione definita del Gruppo Intesa Sanpaolo (Fondo a prestazione ISP). Nell’ambito del patrimonio complessivo del Fondo a prestazione ISP, il Fondo C.R. Firenze avrà una sorta di sezione separata con un vincolo di destinazione per le risorse che vi confluiranno.

Al Fondo C.R. Firenze sono iscritti, lo ricordiamo, tutti coloro che sono entrati in Cassa di Risparmio di Firenze entro il 31 dicembre 1990.

Il Fondo C.R. Firenze è in regime di previdenza complementare a prestazione definita, riveste natura di “vecchio fondo”, ed è iscritto nella sezione speciale dell’Albo detenuto dalla COVIP al n. 1520.

A decorrere dal 1° gennaio 1991 il Fondo C.R. Firenze assicura agli iscritti ed ai pensionati a tale data, una prestazione integrativa della pensione erogata dall’Assicurazione Generale Obbligatoria (AGO) tale da garantire un trattamento complessivo pari a quello previsto dallo Statuto. Tale trattamento, con almeno 35 anni di anzianità fondo, va da un minimo del 78% ad un massimo dell’85%.

Sulla base delle norme Statutarie la liquidazione della prestazione del fondo è subordinata alla liquidazione del trattamento pensionistico obbligatorio (AGO).

Riportiamo di seguito alcuni dati estratti dalla valutazione tecnico attuariale, al 31 dicembre 2021, per la redazione del bilancio tecnico del Fondo, messa a disposizione, nella sua versione integrale, sul sito www.fondoprevcrfirenze.it

Iscritti al Fondo:

  • Pensionati Diretti 2326
  • Pensionati Indiretti/Reversibilità 451
  • Differiti* 38
  • In Servizio 248
  • Esodati 155

*) Hanno cessato il rapporto di lavoro senza diritto a pensione e coloro che sono cessati per operazioni societarie all’esterno del gruppo, con almeno 20 anni di anzianità fondo.

Patrimonio (411 mln.):

  • Strumenti di capitale 62,08 mln.
  • Fondi comuni di investimento 52,05 mln.
  • Titoli di debito 144,23 mln.
  • Immobili 77,37 mln.
  • Altre attività (compresi immobili in attesa di rogito) 75,62 mln.

 Gestione degli Immobili

La gestione degli immobili è diretta a carico del fondo. Da diversi anni è in corso l’attività di dismissione delle unità immobiliari, soprattutto quelle ad uso residenziale. Il valore degli immobili al 31 dicembre 2021 ammonta a 86 mln. su un patrimonio complessivo di 411 mln.

Le Trattative

Le trattative sono iniziate, dopo le molte sollecitazioni che abbiamo inviato all’Azienda, con un primo incontro che si è svolto venerdì 27 maggio u.s.. In quella occasione sono stati forniti una serie di dati e sono state presentate una serie di proposte che sono state approfondite e discusse dalle Organizzazioni Sindacali. Gli incontri sono ripresi il giorno 8 giugno e proseguiti nella giornata successiva.

Uno degli aspetti principali in discussione era l’offerta di capitalizzazione della prestazione in favore degli iscritti (servizio, esodo, pensionati e differiti) ossia la conversione della rendita, effettiva o presunta, in un capitale una tantum (c.d. “zainetto”).

L’accettazione della stessa, ricordiamo, comporterà la chiusura del rapporto previdenziale con il Fondo C.R. Firenze con conseguente:

  • liquidazione del capitale, per gli iscritti non più in servizio, con applicazione della normativa fiscale in vigore;

oppure

  • trasferimento della posizione al Fondo pensione a contribuzione definita del Gruppo ISP (Fondo a contribuzione ISP), in esenzione di imposta;

Prima di addentrarci nei particolari dell’intesa sottoscritta, si ricorda, ancora una volta, che per chi non aderisse all’offerta di capitalizzazione rimarranno ovviamente in essere le prestazioni attuali e/o future, secondo la normativa di legge e Statutaria.

Certamente non era facile riuscire a prevedere una soluzione equanime nella distribuzione delle risorse che riguardasse tutti gli iscritti e il lavoro svolto è andato in quella direzione.

Riteniamo che il risultato raggiunto, seppure non rispecchi quanto da noi a pieno auspicato, garantisce nella sostanza quei punti fondamentali che abbiamo perseguito, quali:

  • Piena tutela di TUTTI gli iscritti:
  • Effettiva libertà di scelta fra mantenimento della rendita e “zainettizzazione”;
  • Ridistribuzione, per quanto possibile, di tutto il patrimonio esistente agli iscritti al Fondo, anche attraverso criteri equi e solidaristici;

Cerchiamo adesso di operare una sintesi dell’accordo sottoscritto, evidenziando gli aspetti principali.

Offerta di Capitalizzazione

L’offerta individuale (“zainetto”) viene calcolata con riferimento alle valutazioni tecnico-attuariali al 31 dicembre 2021, considerando l’anzianità maturata dagli iscritti a tale data.

  • Pensionati – Le offerte per il personale in quiescenza, quindi, saranno calcolate sulla base del lordo delle riserve matematiche di ciascuno calcolate al 31 dicembre 2021, senza alcuna penalizzazione.

Naturalmente dal suddetto importo, in caso di accettazione, saranno sottratti i ratei di competenza del 2022 già pagati e sarà garantito un importo minimo (per tutti) di almeno 5.000 euro lordi.

  • Attivi/Esodati – Anche per i colleghi in servizio o in esodo l’offerta individuale viene calcolata con riferimento alle valutazioni tecnico-attuariali al 31 dicembre 2021 secondo il principio contabile IAS 19 degli oneri relativi alle prestazioni per il trattamento pensionistico aziendale a prestazione definita del Fondo C.R. Firenze, tenendo conto delle ipotesi demografiche economiche e finanziarie applicate e delle anzianità maturate a tale data (sulla base delle previsioni dello statuto del fondo). Sarà previsto un importo minimo (per tutti) di almeno 20.000 euro.

Se l’interessato accetta, l’importo sarà trasferito – salvo diverse indicazioni dello stesso – al comparto “Finanziario Conservativo” del Fondo a contribuzione ISP entro il 31 dicembre 2022. In questo caso è previsto un incremento dell’1,25% (riassorbibile) della vigente contribuzione datoriale versata al Fondo a contribuzione ISP, a partire dal 1° gennaio 2023. Tale previsione risponde al fatto che l’offerta di capitalizzazione viene calcolata sulla base della sola anzianità maturata al 31 dicembre 2021.

Questa erogazione è riconosciuta anche a coloro che cessano dal servizio al 31 dicembre 2022, e sarà offerta a titolo di trattamento aggiuntivo/integrazione del TFR entro il 28 febbraio 2023.

  • Differiti – La somma lorda derivante dall’offerta, calcolata come riportato precedentemente, nel caso in cui venga accettata, sarà liquidata direttamente sul conto corrente dell’interessato, al netto dell’imposizione fiscale, oppure su un Fondo pensione a cui sono iscritti.

Accettazione dell’Offerta

Le offerte dovranno essere formulate entro il 15 settembre 2022 e l’accettazione, ribadiamo assolutamente volontaria, dovrà essere espressa entro 60 giorni dall’invio.

In caso di mancata accettazione la posizione sarà trasferita al Fondo a Prestazione ISP come meglio sotto specificato.

Le offerte di “zainettizzazione” sono irripetibili per i pensionati e, quindi, Intesa Sanpaolo non ne formulerà di ulteriori.

Cosa diversa, ovviamente, per gli iscritti in servizio/esodati/differiti le cui dotazioni risulteranno essere state invece trasferite al Fondo a prestazione ISP.

A questi sarà data la possibilità di capitalizzare la prestazione al momento del pensionamento, senza alcuna penalizzazione.

Non Accettazione dell’Offerta

Con effetto dal 1° gennaio 2023 la dotazione patrimoniale riferita agli iscritti che non abbiano accettato l’offerta di capitalizzazione, sarà trasferita al Fondo a prestazione ISP che garantirà la piena continuità delle prestazioni agli aventi diritto secondo la normativa di legge e dello Statuto vigente.

La suddetta confluenza determina il sorgere della garanzia solidate di ISP e dei suoi futuri aventi causa nei confronti del Fondo a prestazione ISP avuto riguardo alla sussistenza nel tempo dell’equilibrio tecnico del Fondo stesso.

Tale garanzia permane fino all’esaurimento degli aventi diritto.

Esecuzione delle Intese

Tutti gli adempimenti connessi all’attuazione dell’accordo sono posti in capo agli Organi Sociali in carica presso il Fondo C.R. Firenze, nel rispetto della normativa vigente in materia e delle previsioni Statutarie.

E’ stato inoltre previsto un apposito incontro con l’attuario per l’illustrazione dei criteri attuariali adottati nella predisposizione delle offerte anche con simulazioni di casi particolari.

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Ulteriori Previsioni – Su richiesta delle OO.SS. è stato previsto di poter attivare, previa verifica con l’organo di vigilanza COVIP, una nuova offerta di capitalizzazione della prestazione integrativa dell’ex FIP (Fondo Integrativo delle pensioni erogate al personale della Cassa di Risparmio di Firenze) a suo tempo trasferito al fondo a prestazione ISP.

Una volta verificata tale possibilità le parti si incontreranno per stabilirne le modalità di realizzazione.

  L’intesa appena raggiunta, nel salvaguardare la totalità dei diritti degli iscritti, nel pieno rispetto della normativa di legge e dello Statuto del Fondo C.R. Firenze, permette agli interessati di poter fare una scelta assolutamente volontaria rispetto alla possibilità di attualizzare la propria prestazione previdenziale futura. Diversamente, qualora l’iscritto non accetti l’offerta di capitalizzazione, manterrà invariati gli attuali diritti.

Come sempre UNISIN rimane a disposizione degli iscritti per eventuali chiarimenti dovessero rendersi necessari.

 

Firenze, 15 giugno 2022                                                                                               La Segreteria

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Link:

Accordo 9 giugno 2022